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VISITARE IL LAGHETTO E LA GROTTA

Un luogo incantato che ben si adatta ad immersioni di diverso livello.

Anche se non siete subacquei molto esperti potete godere della bellezza del laghetto e scendere fino a 18 metri per ammirare l’ingresso della grotta. (Se non siete esperti ed addestrati per le immersione in ambiente ostruito è seriamente sconsigliabile addentrarsi, il rischio è potenzialmente letale).

se invece siete subacquei certificati ed addestrati per le immersioni in caverna o grotta potete accendere i vostri illuminatori e scendere nelle profondità di questa meravigliosa risorgenza.

La parte iniziale della grotta scende con un discreta pendenza, fino a circa 40 metri si intravede ancora l’ingresso (visibilità permettendo).

Ad una profondità di poco superiore ai 40 metri la sagola guida di interrompe sull’orlo del pozzo che precipita verticale fino a 67m da dove riparte il tunnel che scende inesorabilmente a profondità decisamente importanti.

 

SE NON SIETE SUB O SPELEOSUB

In estate può essere una buona destinazione da inserire in un tour che comprende magari il parco delle grotte di Oliero, magari una discesa fluviale in rafting sul Fiume o una giornata a Bassano.

proprio in estate il laghetto si presta per un rinfrescate tutto rigeneratore per scappare dal caldo.

Se siete in van il parcheggio su ponte di Subiolo può essere un valido posto per una breve sosta.

L’ESPLORAZIONE 

Negli anni diversi speleosub si sono succeduti nell’esplorazione di questa risorgenza.

Luigi Gigi Casati, amico e grande speleosub, che all’Elefante bianco detiene ancora la massima penetrazione.

nel 2004

raggiunge la profondità di -186 m. a 530 metri dall’ingresso. Percorre 330 metri  oltre i -100 m di profondità. Tempo di progressione 26′, tempo d’immersione 7 h. Temperatura dell’acqua 8°C. Questa esplorazione, all’epoca è stata la più profonda immersione del mondo fatta con un circuito semichiuso in grotta e la più profonda sorgente in Italia.

 

A oggi nessuno a ancora spinto i limiti di questa risorgenza che stando ai racconti di Gigi, continua verso le profondità, quello che ancora oggi è il record è stata un impresa grandiosa in quegli anni, ne è dimostrazione il fatto che siamo ancora oggi fermi a quella giornata del gennaio 2004.

Qui trovate un vide del 2004 prodotto da Fabio Valenti che racconta della spedizione di Gigi.

ATTREZZATURA PER GODERE AL MASSIMO DI QUESTA IMMERSIONE.

Quello che può essere davvero utile e quello che serve davvero.

– un paio di scarpe da Trekking, non serviranno per l’immersione ma risultano quasi indispensabili, soprattutto mentre si trasporta attrezzatura.

– un sacco speleo o uno zaino adeguato per trasportare le bombole.

-una buona luce primaria.

-luci dì backup.

-spool e reel.

-muta stragna.

-sistema riscaldato per vivere l’immersione nel massimo confort e sicurezza.

-action camera, per portare a casa immagini mozzafiato, magari a 360.

ATTREZZATURA PER GODERE AL MASSIMO DI QUESTA IMMERSIONE.

Quello che può essere davvero utile e quello che serve davvero.

– un paio di scarpe da Trekking, non serviranno per l’immersione ma risultano quasi indispensabili, soprattutto mentre si trasporta attrezzatura.

– un sacco speleo o uno zaino adeguato per trasportare le bombole.

-una buona luce primaria.

-luci dì backup.

-spool e reel.

-muta stragna.

-sistema riscaldato per vivere l’immersione nel massimo confort e sicurezza.

-action camera, per portare a casa immagini mozzafiato, magari a 360.

Cosa indossiamo

Frutto di esperienza, ricerca e test sul campo, questo è l’abbigliamento e l’attrezzatura che utilizziamo per le nostre attività. In tanti ci hanno chiesto info su questo e noi siamo felici di condividerlo con voi.

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